L’8 luglio 1921 il Governatore di Roma metteva a disposizione dello Stato romeno un terreno a Valle Giulia per la costruzione di un immobile che accogliesse un’Accademia di Storia, Archeologia e Belle Arti. La Scuola iniziò l’attività il 1° novembre 1922 in una sede provvisoria in Via Emilio de’ Cavalieri 11. L’attuale sede, inaugurata nel gennaio 1933, fu edificata sotto la direzione dell’architetto Petre Antonescu, grazie alla munificenza della Banca Nazionale della Romania, che sostenne tutte le spese di costruzione. A quella data funzionava già la British School in un vicino palazzo e, nei decenni seguenti, con l’edificazione delle altre accademie straniere, Valle Giulia si trasformò un una vera e propria “Valle delle Accademie”.
Dal 1922 al 1947 alla Scuola Romena furono inviati dalle quattro università della Romania d’allora (Bucarest, Cluj, Iasi e, fino al 1940, Cernauti) i migliori laureati nelle discipline: archeologia, storia, lettere, belle arti ed architettura. Le borse di studio erano elargite dal Ministero romeno dell’Istruzione pubblica. L’attività scientifica della Scuola era patrocinata dall’Accademia Romena di Bucarest. Circa 170 giovani romeni poterno perfezionarsi alla Scuola Romena/Accademia di Romania di Roma, diventando di seguito personalità di rilievo in Romania e all’estero.
Fondatore della Scuola e primo suo direttore fu Vasile Pârvan (1922-1927), a cui si succedettero nella direzione G.G. Mateescu (1927-1929), Emil Panaitescu (1929-1940), Dumitru Gazdaru (1940-1941) e Scarlat Lambrino (1941-1947). Nel 1923 uscì il primo volume dell’annuario della Scuola (Ephemeris Dacoromana), che riuniva lavori di storia, archeologia, storia dell’arte ed architettura, lettere classiche e moderne, storia della letteratura, firmati dai membri della Scuola. Fino al 1945 furono pubblicati dieci numeri dell’annuario. Dal 1925 fu inaugurata una seconda pubblicazione – Diplomatarium Italicum, che presentava raccolte di documenti sulla storia e la cultura romena raccolti nelle biblioteche e negli archivi italiani (ne furono pubblicati fino al 1939 quattro volumi). Periodicamente erano organizzate all’Accademia mostre d’arte ed architettura dei suoi membri. La Biblioteca della Scuola raggiunse fino all’inizio della seconda guerra mondiale circa 13.000 volumi. Alle conferenze dell’Accademia di Romania intervennero Th. Ashby, Chr. Huelsen, Jérôme Carcopino, Émile Mâle, Giulio Quirino Giglioli, Adolfo Venturi, Cesare de Lollis, Vittorio Rossi, L. Curtius, Ettore Pais, Roberto Paribeni, R. Bianchi-Bandinelli, A. Maiuri. Nel 1945 l’Accademia di Romania divenne uno dei membri fondatori dell’ Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell’Arte di Roma.
Nel 1947 le autorità romene decisero la chiusura dell’istituzione. Dal 1947 al 1969 l’Accademia rimase chiusa, l’edificio degradandosi gradualmente. Nel periodo del “disgelo” nei rapporti tra la Romania comunista e l’Occidente, la sede dell’Accademia fu riaperta come “Biblioteca Romena di Roma” diretta, inizialmente, dall’italianista Alexandru Balaci.
Solo nel 1990, dopo la caduta, a Bucarest, del regime totalitario, l’istituzione cambiò nuovamente statuto, ridiventando l’Accademia di Romania a Roma. Sotto la direzione di Zoe Dumitrescu Busulenga (1991-1997), Marian Papahagi (1997-1999), Dan Eugen Pineta (2001-2008) l’istituzione fu riportata gradulamente al suo scopo iniziale. Dal 1999 sono elargite le borse di studio “Vasile Pârvan” nei campi tradizionali di perfezionamento post-universitario e post-dottorale. Nel 2000 è stata ripresa la pubblicazione dell’annuario Ephemeris Dacoromana e nel 2005 l’Accademia di Romania è ritornata nell’
Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell’Arte di Roma. Dopo la creazione, nel 2003, dell’Istituto Culturale Romeno, l’Accademia di Romania ha assunto anche il ruolo di istituto culturale romeno all’estero.
L’Accademia di Romania svolge la propria attività in base all’Accordo Culturale tra la Romania e l’Italia. La sua gestione è affidata al Ministero degli Esteri della Romania, le sue attività scientifiche sono coordinate dall’Accademia Romena di Bucarest e dal Ministero romeno dell’Educazione Nazionale e quelle culturali dall’Istituto Culturale Romeno.