Museo
Museo Nazionale Romano – Crypta Balbi
Un teatro romano con un grande porticato coperto va in rovina e tra le sue mura diroccate trovano spazio delle officine produttive, delle discariche e successivamente l’orto delle monache del monastero di Santa Caterina dei Funari. Contemporaneamente sul lato nord del quadriportico di Balbo si crea una viabilità che ancora oggi viene utilizzata, ad un livello molto più alto ovvero via delle Botteghe Oscure e su questa importante direttrice si affacceranno le prime case dei mercanti nel Medioevo. Nel centro del Portico nel IX secolo viene fondata una chiesa-convento dedicata a San Maria Domine Rose. Con l’età rinascimentale si assiste alla fondazione della nuova chiesa di Santa Caterina dei Funari e del relativo convento, che occuperà la parte più cospicua dell’isolato. Gli edifici del conservatorio sono stati in gran parte demoliti negli anni ’40 del XX secolo, mentre i rimanenti sono oggi parte integrante del Museo e utilizzati per l’esposizione dei reperti rinvenuti negli scavi.
La Crypta Balbi è l’unico museo italiano che nasce dall’attività di ricerca archeologica svolta su un intero isolato compreso tra via delle Botteghe Oscure, via Caetani, Via dei Delfini e via dei Polacchi; quest’ area fu acquisita nel 1981 dallo Stato italiano, per divenire una delle sedi del Museo Nazionale Romano.
Al piano terra (sezione Archeologia e storia di un paesaggio urbano) è raccontata l’archeologia e la storia del complesso di Balbo e della vicina Porticus Minucia Frumentaria, con una visione diacronica della storia urbana dall’età romana al XX secolo.
Il primo piano è dedicato alle più recenti indagini archeologiche che hanno riportato in luce un complesso di edifici che, dopo l’incendio dell’80 d.C., fu costruito a ridosso del lato orientale della Crypta Balbi. Gli edifici, case e botteghe, subirono molte trasformazioni fino al definitivo abbandono nel VII secolo d.C.
Il secondo piano (sezione Roma dall’antichità al Medioevo) illustra le trasformazioni della città dal IV al IX secolo, con approfondimenti degli aspetti della cultura materiale e artistica. Questo racconto è stato possibile grazie alla grande quantità e varietà dei reperti recuperati dagli scavi, nonchè dai materiali provenienti da altre indagini archeologiche svolte a Roma e da raccolte storiche dei musei romani.
Nei sotterranei: è possibile visitare i resti archeologici rinvenuti nelle cantine dei palazzi su via delle Botteghe Oscure.
Nell’area archeologica esterna: è possibile visitare i resti monumentali dell’esedra della Crypta Balbi e del quartiere che sorge alle sue spalle.