Dora García – Conosco un labirinto che è una linea retta
Il progetto Conosco un labirinto che è una linea retta, sviluppato dall’artista Dora García per i Padiglioni 9A e 9B del Mattatoio di Roma, e curato da Angel Moya Garcia, si concentra sull’idea di evento, durata e ripetizione. I due padiglioni si specchiano, sdoppiandosi attraverso la psicoanalisi e la narrativa labirintica, e si articolano in un allestimento binario – da un lato una proiezione, dall’altro una serie di performance – come due sentieri che si biforcano e che si congiungono solo attraverso un’osservazione attiva che invita il visitatore a non considerare l’indifferenza come un’opzione praticabile e a decidere coscientemente se entrare in una situazione o sottrarsi ad essa.
Il progetto Conosco un labirinto che è una linea retta di Dora García è il quarto capitolo del programma triennale Dispositivi sensibili, ideato da Angel Moya Garcia per il Mattatoio di Roma e incentrato sulla convergenza fra metodi, estetiche e pratiche delle arti visive e delle arti performative, attraverso un modello di presentazione che si evolve costantemente.
Nell’ambito della mostra è previsto un calendario di Public program.
Biografia
Dora García è un’artista, insegnante e ricercatrice che vive e lavora a Barcellona e Oslo. Come artista, ha partecipato a numerose mostre d’arte internazionali, tra cui Münster Skulptur Projekte (2007), Biennale di Venezia (2011, 2013, 2015), Biennale di Sydney (2008) Biennale di San Paolo (2010), Documenta 13 (2012) Biennale di Gwangju (2016), osloBiennalen, Art Encounters Timisoara, e AICHI Triennale (2019). Nel 2021 svilupperà progetti presso Fotogalleriet, Oslo, Netwerk Aalst), oltre che al Mattatoio di Roma e per il festival Colomboskope, Sri Lanka. Il suo lavoro è in gran parte performativo e si occupa di questioni legate alla comunità e all’individualità nella società contemporanea, esplorando il potenziale politico di posizioni marginali, rendendo omaggio a personaggi eccentrici e antieroi. Questi personaggi eccentrici sono stati spesso al centro dei suoi progetti cinematografici, come The Deviant Majority (2010), The Joycean Society (2013) e Segunda Vez (2018).