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In Uno

Galleria del cembalo – In Uno. Dopo trent’anni di ricerca intorno alla figura umana, questa presentazione contrae In Uno due percorsi di ricerca di lungo respiro: Il Dono (2000-2009) e Humanum (dal 2011).

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In questa convergenza la fotografia non definisce quanto lo sguardo “vede”, indaga il confine tra presenza e visione.

Il Dono realizzato tra il 2000 e il 2009 intorno alle espressioni rituali del Credere in 39 Paesi di tutto il mondo, interroga la diversità delle espressioni rituali del Credere tra l’essere e il Sacro.

Humanum in corso dal 2011, attraverso un dispositivo museografico che rivela la trasfigurazione dell’apparenza scultorea nell’evoluzione della luce, riconsidera la figurazione umana nella statuaria arcaica nella percezione del nostro tempo. Come le fotografie del dono non sono immagini di qualcuno né non ‘documentano’ qualcosa, così i lavori di Humanum non rappresentano delle statue umane come “ri-tratti” di qualcuno che è vissuto, ma archetipo di ciò che vive di là dall’esistenza corporea.

Questa non è propriamente una «esposizione», già che non si potrebbe “esibire” quanto per natura è invisibile. Si tratta della «presentazione» di una origine inalienabile all’identità che iscrive la presenza di ogni-uno nel suo presente.

Il libro del progetto Il Dono (edito in Italia, Francia, Germania e Grecia) ha ricevuto il Patrocinio dell’UNESCO nel 2009. Per il progetto Humanum – presentato nel 2018 al Collège de France di Parigi con il seminario l’Archeologia dell’Essere nell’ambito della Chaire Européenne di Victor Stoichita – Giorgia Fiorio ha collaborato con l’Università Ca’ Foscari, Venezia e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e a ha lavorato presso: il National Archaeological Museum di Atene; l’Acropolis Museum di Atene; il Museo del Louvre di Parigi; l’Iraq Museum di Baghdad; il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il National Archaeological Museum di Cipro a Nicosia.

Da questo progetto, il dispositivo museografico La Dama di Warka e l’Archeologia dei Significati, presentato all’Iraq Museum di Baghdad (dicembre 2017–maggio 2018) e realizzato da Giorgia Fiorio con la direzione scientifica di Lucio Milano in stretta collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha ricevuto il Patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO nel 2016 e il Patrocinio del Ministero di Beni e delle Attività Culturali e del Ministero degli Affari Esteri nel 2017.

Giorgia Fiorio. Attraverso una ricerca di tre decadi intorno alla Sigura umana Fiorio interroga il conSine tra realtà e apparenza nella dialettica presenza- visione.

Immagini cortesia di Galleria del cembalo
Giorgia Fiorio, Celebrazione Vudù, Saut d’Eau, Haiti 2000, Sali d’argento vintage-unicum originale GF, cm 116×116, EA 1/1
Giorgia Fiorio, Bramini sul fiume Gange, Allahabad, India 2001, Sali d’argento vintage-unicum originale GF, cm 166×96, EA 1/1
Giorgia Fiorio, Mevlevi, Cerimonia Sema, Santuario di Konya, Turchia 2004, Sali d’argento vintage-unicum originale GF, cm 116×116, EA 1/1
Giorgia Fiorio, Testa di Donna Nam 244, Paradeigma C4-1, Impressioni a carbone archival su fibra di cotone 100%, cm 62,1 x 62,1, Edizione Originale scala 1:1 – n° 2/3
Giorgia Fiorio, Testa di Aruspice Ca. 248: 1, Paradeigma C4-1, Impressioni a carbone archival su fibra di cotone 100%, cm 55,8×55,8, Edizione Originale scala 1:1 – n° 2/3

Categoria:
Fotografia
Tag:
Giorgia Fiorio

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