Oltre
L’associazione culturale CANOVA22 è lieta di invitarla il prossimo 7 giugno all’inaugurazione della nuova mostra site-specific di Innocenzo Odescalchi “OLTRE”, nell’anno in cui si celebra il bicentenario della morte di Antonio Canova, il grande scultore che visse e abitò nel cuore di Roma, organizzando gli studi con l’annessa fornace in Campo Marzio, oggi luogo di mostre d’arte contemporanea.
Innocenzo Odescalchi approda alla Fornace del Canova con un progetto dedicato al tema ricorrente dell’opera canoviana: il “rito di passaggio”.
“OLTRE”, l’installazione site-specific, si svolge nei due principali ambienti dello spazio in Via Antonio Canova, l’antifornace dove s’incontra il mostro arcaico che pietrifica con lo sguardo: il “ritratto di Medusa”, la prima ad apparire in una sorta di anti-inferno, mentre vicino a lei si socchiude la porta di “entrata”, un chiaro riferimento a Canova, qui padrone di casa (impossibile non omaggiarlo), e alla famosa tomba della Basilica dei Frari a Venezia dove è sepolto il suo cuore, quell’anta da cui trapela il nero dell’”OLTRE”, il passaggio per entrare nell’Ade per incontrare “il battesimo di Lucifero”.
La dimensione concava della fornace accoglie la potente installazione di un lenzuolo-sudario infuocato che imprigiona Lucifero, nel quale sembra torcersi per uscire e liberarsi, qualcosa esce dal sacco che lo chiude, fra le pieghe del panneggio, una mano, come se il suo corpo fosse spezzato, una mano semiaperta verso l’alto come cercasse la luce. In opposizione a terra il nero del petrolio maleodorante si raccoglie sotto la sua non testa.
Medusa e Lucifero due personaggi che appartengono a due mondi diversi, quello ebraico- cristiano Lucifero, quello greco Medusa: due mondi che nella loro inestricabile fusione, hanno creato la nostra civiltà.
Lucifero, il male che è in noi, sembra voler liberarsi. Si scuote come un terremoto nelle viscere della terra, il suo corpo spezzato si agita e mira verso una ricomposizione, verso un corpo vero e intero, classico. La sua liberazione potrebbe significare due cose, che forse convivono: dispiegarsi completamente come male e distruzione globale, la cui minaccia sentiamo oggi viva come una punta nella nostra carne, o riscattarsi attraverso una purificazione battesimale alla luce e al bene e ridarci l’anima che abbiamo perso.
Canova22 – Oltre – Innocenzo Odescalchi