Percezioni #6 | Polisonum – My persistent quest for Bolero
Con questo nuovo appuntamento la Fondazione VOLUME! prosegue la ricerca sull’esperienza percettiva di un’opera d’arte con un’installazione dei Polisonum, collettivo che utilizza il suono come metodo e dispositivo di indagine sulle trasformazioni dei paesaggi, dei territori e delle geografie fisiche e culturali del mondo contemporaneo. Puntando l’attenzione sull’interazione tra suono, spazio e visione, l’indagine verrà portata avanti sia tramite la compilazione di un questionario che attraverso l’uso di apposite apparecchiature clinico strumentali. La partecipazione a questa seconda tipologia di test è su base volontaria e i dati raccolti saranno in forma anonima, per un numero limitato di 20 partecipanti.
Nel corso dei suoi 20 anni di attività VOLUME!, proprio per la sua particolare vocazione di spazio dedicato all’arte senza alcun vincolo o condizionamento, si è dotato di una plasticità assoluta. Ogni intervento artistico ha conferito nuove forme agli ambienti, trasformando VOLUME! in un’opera percorribile ed esplorabile, con risvolti fortemente esperienziali e stimolanti, sia dal punto di vista dell’artista che da quello del pubblico. Questo nuovo paradigma espositivo – avviato con il primo lavoro corale di Pirri, Kounellis e Rudiger nel 1997/1998 – si è evoluto in maniera naturale in un vero e proprio laboratorio in cui indagare la capacità delle opere d’arte di attivare “percezioni complesse”, rispondendo alla necessità di analizzare le esperienze dello spettatore.
Con il lavoro dei Polisonum si chiude il primo anno di azione di Percezioni. Nel Febbraio 2019, infatti, gli spazi di VOLUME! sono stati trasformati in modo radicale, creando un lungo corridoio che conduce in una piccola stanza che ospita ogni volta il lavoro dell’artista.
Invariate le linee guida caratteristiche di Percezioni: ad accogliere lo spettatore non ci sarà nessun testo critico, nessuna spiegazione dell’opera, la durata della visita sarà di 5-10 minuti, telefonino ed orologio verranno lasciati fuori dallo spazio, non sarà concesso scattare foto, il tempo di visita sarà valutato dal partecipante secondo una stima personale. Alla fine dell’esperienza si ripercorrerà il corridoio nel senso contrario e solo allora si raccoglieranno in forma anonima le impressioni dell’esperienza vissuta, inoltre all’uscita sarà possibile approfondire il lavoro e la ricerca dei Polisonum con un’intervista ascoltabile sul canale Spotify di VOLUME!