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SIMONE CARELLA Io poeto tu

SIMONE CARELLA Io poeto tu

3 febbraio 2021 – 6 giugno 2021
#Polifonia

Con opere di Rä di Martino, Anna Franceschini, Emiliano Maggi, interventi di Vega, Francesca Corona e Alessandra Vanzi, Andrea Cortellessa, Silvia Fanti e Giorgio Barberio Corsetti, Valerio Mattioli.
Con contributi di Ulisse Benedetti, Pippo Di Marca, Paolo Grassini, Rossella Or, Mario Romano, Fabio Sargentini, Marco Solari.

Simone Carella (1946 -2016) regista e animatore del panorama culturale romano, è il protagonista di POLIFONIA, sezione di monografie sperimentali che seguono i metodi dell’improvvisazione musicale. Con la mostra Io poeto tu la vita e l’opera di Carella sono raccontate da un coro a più voci che ne fa emergere la risonanza in altre pratiche e generazioni.

I lavori creati per l’occasione da Anna Franceschini, Rä di Martino ed Emiliano Maggi si uniscono a testimonianze e materiali di archivio reinterpretati in forma di video da Vega; agli interventi dal vivo di Andrea Cortellessa, Francesca Corona e Alessandra Vanzi, Silvia Fanti e Giorgio Barberio Corsetti, Valerio Mattioli; e alle interviste realizzate con Ulisse Benedetti, Pippo Di Marca, Paolo Grassini, Rossella Or, Fabio Sargentini.

SIMONE CARELLA: Nato a Carbonara di Bari il 27 novembre del 1946, la passione per il teatro arriverà da ragazzo. Prima, c’è l’interesse per l’arte in tutte le sue forme: musica, concerti, mostre. Da lì Carella concepirà la sua idea di spettacolo che farà incontrare più generi. Gli viene presentato Giancarlo Celli, regista sperimentale che lo vorrà come assistente. È il 1967 e per il teatro italiano si sta aprendo una nuova fase, come per la pittura e la musica: audace, all’avanguardia, folle. Carella ne diventerà uno degli esponenti più in vista. Sempre quell’anno sarà protagonista all’unica edizione di un off-Spoleto Festival, iniziando così la sua ricerca nel teatro sperimentale.
Dopo svariate esperienze di teatro militante con il gruppo Gli Uccelli e gli artisti della galleria L’Attico, Carella nel 1971 inizia a diventare autonomo, trasferendosi allo storico locale Beat 72 del quartiere romano di Prati, trasformando quel ‘luogo-cantina’ in un punto di riferimento per il teatro di ricerca della Capitale. Con Ulisse Benedetti e Mario Romano, proprio al Beat 72, comincia a dare vita a una lunga serie di spettacoli, performance, happening e progetti culturali non solo di teatro ma anche di musica, poesia, arte, in continuità con le idee dei movimenti dell’avanguardia storica fondando una stagione felicissima per la scena italiana

SIMONE CARELLA Io poeto tu al Museo per l’Immaginazione Preventiv

Categoria:
Arte Contemporanea
Tag:
SIMONE CARELLA

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