Tendai Mupita – Kuedza Mudzimu nesengere
T293 – Tendai Mupita VISITABILE SU APPUNTAMENTO AL LINK
La T293 è lieta di ospitare ‘Kuedza Mudzimu nesengere’, la prima mostra personale in Italia e in Europa di Tendai Mupita (1990, Harare). Per questa occasione, sono presentate la sua più recente serie di disegni di grandi dimensioni e una video-installazione.
I lavori esposti traggono ispirazione dalla tradizione religiosa e spirituale dello Zimbabwe, Paese d’origine dell’artista e dove tuttora risiede e lavora, per indagare il processo, le condizioni e i risultati della meditazione. Attraverso le tecniche del disegno e della pittura, Mupita intende condurre l’osservatore lungo un viaggio contemplativo all’interno dell’ambiente culturale africano e verso la ricerca di sé stessi.
Il titolo della mostra ‘Kuedza Mudzimu nesengere’ è un’antica espressione in Shona, la madrelingua dell’artista, che potrebbe essere tradotta – come spiega egli stesso – in “coloro che sono disposti a correre pericolosi rischi”, “coloro che sono inclini a compiere sforzi, generalmente considerati sprecati per l’esito quasi certamente negativo che avranno”. Mupita si identifica e incarna questa figura in ciascuna delle sue opere e affronta, con profonda contemplazione, il macro e il micro ambiente che lo circonda.
Durante le lunghe passeggiate in campagna, l’artista osserva i paesaggi, i villaggi, i tessuti e gli animali che popolano questi immensi spazi e li traduce in coloratissimi motivi, composti sulla base di infiniti piccoli cerchietti. “Ogni particella”, spiega Mupita, “contiene un intero universo e, riducendo gli elementi nei suoi più piccoli frammenti, invito il pubblico, attraverso un’osservazione più intima e ravvicinata, ad entrare con me in un percorso esplorativo, che parta dalla mia opera e raggiunga un livello interiore più intimo”.
L’atto meditativo esegue una pittura quasi ipnotica, che cerca nuove possibilità per la rappresentazione della realtà attraverso la ripetizione del motivo-cerchietto. Solo un’attenta osservazione dei dipinti permette di distinguere – nella moltitudine compositiva – elementi naturali e creature ibride, che traducono visivamente la concezione ideale di Mupita secondo la quale non è consentita alcuna gerarchia tra gli esseri viventi, poiché uomini, animali e materia organica occupano lo piani egualitari di importanza.
I grandi disegni e il video in mostra raccontano dello sforzo di Tendai Mupita nel trasmettere al pubblico l’esperienza stessa, quasi mistica, che lo attraversa nel momento dell’atto creativo. In questo modo, Mupita offre allo spettatore una sincera e reale esperienza per avvicinarci alla tradizione della sua terra e al simbolismo della sua ricca cultura.