The Factum – Una realtà di spazio e tempo
The Factum – Una realtà di spazio e tempo è un progetto artistico di Maria Nitulescu, a cura di Niccolò Lucarelli, appositamente pensato per il Museo Pietro Canonica.
Il progetto dialoga con gli spazi del Museo e li reinventa attraverso tre interventi installativi che giocano con il suono, i colori e i profumi. L’immissione di nuovi codici espressivi allarga la percezione del luogo e delle opere in esso contenute, con un effetto sinestetico che rende il Museo stesso un’opera d’arte totale.
Una mostra non solo da guardare ma da vivere. Se è vero, come ha sottolineato il filosofo Paul Watzlawick, che negli ultimi decenni è cresciuta la consapevolezza sul condizionamento che influenza le nostre percezioni della realtà, Nitulescu lancia una sfida, indaga il modo in cui la psiche umana costruisce le realtà sensoriali esterne e solleva domande sulla loro effettiva percezione.
Dall’incontro dell’opera dell’artista con le sculture di Pietro Canonica nasce un’esperienza visiva, fisica e filosofica che pone affascinanti domande ai visitatori: quanto siamo reali, davanti al tempo assoluto che conta miliardi di anni? Quanto è reale il passato, davanti alla frenetica vita contemporanea? La realtà è fatta solo di tempo presente? Si tratta di una mostra non solo da guardare ma anche da vivere. Considerando le osservazioni dello psicologo e filosofo Paul Watzlawick sulla consapevolezza dei condizionamenti che influenzano la nostra conoscenza della realtà, Nitulescu lancia una sfida e indaga il modo in cui la psiche umana costruisce le realtà sensoriali esterne, sollevando domande sulla loro effettiva percezione.
In particolare, l’artista ha realizzato una serie di calchi in gesso del proprio orecchio, intrisi di essenza profumata non soltanto come simbolo della percezione uditiva, ma anche di quella olfattiva. L’essenza è stata appositamente creata dal “naso” GezaSchön. Il suono, la luce, l’odore, elementi impalpabili, seducenti, misteriosi, rimodellano la realtà degli ambienti del Museo e delle opere d’arte che contiene, dando vita a una pluralità di spazi, percepiti diversamente da ogni singolo individuo. Un discorso che da Watzlawick, andando a ritroso nel tempo, giunge fino a Donatello, fra i primissimi artisti capaci di alterare la realtà, creando inganni prospettici come metafora della capacità dell’uomo di intendere le cose secondo il proprio senso critico.
La mostra, patrocinata dall’Ambasciata di Romania in Italia, dall’Accademia Angelico Costantiniana e dalla Fondazione Nicola Ghiuselev, è generosamente sostenuta dall’Istituto Culturale Romeno attraverso l’Accademia di Romania in Roma, SimplyOne Solution di Armando Cinquegrana, da Alan Advantagesrl, ConsultingFirm molto attiva nel mondo delle startup, che offre consulenzastrategica nei processi di innovazione e ha nel programma Re:Humanism uno dei suoi punti di forza, dalla tipografia lodigiana Copia Sprint 2, da Signalsrl, società toscana di cartellonistica pubblicitaria, e da Daring House per la realizzazione tecnica e musicale.
Maria Nitulescu, artista romena che vive e lavora a Berlino, è particolarmente interessata alla sperimentazione multidisciplinare come strumento per decostruire e ridefinire concetti e situazioni della realtà sociale, e passa con disinvoltura dalla pittura alla fotografia, dalla scultura all’installazione. Si è formata all’Accademia Nazionale di Belle Arti di Bucarest, perfezionandosi all’Accademia di Brera e all’Universität der Künste Berlin. Nonostante la giovane età, ha già alle spalle numerose esposizioni internazionali in Europa (Romania, Francia, Austria Germania, Polonia, Portogallo), Egitto e Stati Uniti.
Niccolò Lucarelli, laureato in Studi Internazionali, è curatore indipendente, critico d’arte per le riviste Artribune e ArtsLife, e saggista di storia militare per lo Stato Maggiore dell’Esercito nonché autore di volumi in materia. Collabora anche con l’Antologia Vieusseux e ha al suo attivo numerose mostre in vari musei italiani.
The Factum – Una realtà di spazio e tempo – Museo Pietro Canonica