GIOVANNI GASTEL. THE PEOPLE I LIKE
Giovanni Gastel – The people I Like
«Fotografare è una necessità e non un lavoro. Rendere eterno un “incontro” tra due anime, mi incanta e mi fa sentire parte di un tutto».
Il maestro fotografo si svela nella sua più intima autenticità e consacra il “ritratto” opera artistica d’eccellenza. Al pari della cultura umanistica, Gastel restituisce valore all’uomo e dignità al soggetto autonomo e, attraverso i suoi 200 ritratti in mostra, documenta una parte importante del suo lavoro d’artista in oltre quarant’anni di attività.
Modelle, attrici, artisti, operatori del settore, vip, cantanti, musicisti, politici, giornalisti, designer, cuochi fanno parte del caleidoscopio di fotografie esposte senza un ordine preciso, o un’appartenenza ad un determinato settore o categoria. Come lo stesso Gastel afferma: «The people I like racconta il mio mondo, le persone che mi hanno trasmesso qualcosa, insegnato, toccato l’anima».
Se la fotografia racchiude l’essenza di un luogo, una persona o un gesto, e se la moda è sembianza, forma e immaginazione, Giovanni Gastel ci ha viziati con inconfondibili scatti ai quali accostarsi ora con stupore, ora con disincanto. Una tavolozza di emozioni si sprigiona dall’eleganza delle inquadrature, dalla scala dei toni e dalla nitidezza della relazione con il soggetto. La mano dell’autore, la luce dell’obiettivo che lo asseconda non si appagano di rappresentare la superficie dei mondi reali, ma perfino nel caso sfavillante del fashion sanno cogliere pieghe celate di una creatività non effimera. Un “intreccio tra nostalgia e creazione, tra dandysmo e arte”, citando parole del rimpianto Germano Celant, e l’antica consuetudine con il teatro e con la poesia, infondono nelle opere di Gastel, come egli stesso suole ripetere, una magia più etica che estetica, densa di messaggi. In questa inedita, avvolgente galleria di ritratti ideata per il MAXXI, dà al pubblico un’altra rivelazione di sé. Scorrono nei nostri occhi, non davanti alla mera curiosità di spettatori, i volti, le pose, i sogni di figure dello star system, leader politici e intellettuali più o meno noti, incontrati nelle diverse stagioni della nostra epoca pre e post digitale.
La seduzione che emanano è particolarmente rara. Perché i protagonisti sono sempre due, il personaggio narrato e il maestro narrante, eppure siamo noi stessi, mentre li scrutiamo entrambi, a rispecchiarci e a sentirci immersi nel loro immaginario. Nelle loro anime, direbbe Gastel.
Giovanni Gastel – The people I Like al Maxxi fino al 21 Febbraio.